SABATO 8 APRILE 2017, ore 11.00
Cassero della Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi
Nell'ambito del Festival "E se...I futuri ipotetici" un'esercizio di ucronia sulla città che lo ospita, Poggibonsi.
Dario Ceppatelli racconterà cosa sarebbe diventato Poggio Bonizio se non fosse stato completamente distrutto nel 1270.
Nell'occasione sarà possibile visitare l'Archeodromo.
Ritrovo alle ore 11.00 presso la Porta san Francesco della Fortezza.
Saranno presenti Alessandro Barbero e Marco Valenti.
Partecipazione libera
Alle 13.15 "Pranzo con gli autori" nella piazza d'armi del Cassero. Un momento di conversazione conviviale con gli ospiti di E se...I periodi ipotetici (Alessandro Barbero, Marco Valenti, Giovanni Brizzi, Franco Cardini).
Costo 20 euro, obbligatoria la prenotazione. Scrivere a: lascintilla.associazione@g
Qui tutto il programma del festival
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Nel Giugno del 1270 i Francesi capitanati da Guido da Monfort, vicario in Toscana di Carlo d' Angiò ed aiutati dai Fiorentini, cingevano nuovamente d' assedio la città che però resisté tenacemente ancora per cinque mesi. Dopo la resa della città i Fiorentini pagarono ai Francesi l' enorme somma di 4000 fiorini d' oro per avere il diritto di distruggere Poggiobonizio. Giovanni Villani, cronista fiorentino di parte guelfa vissuto nel Trecento, nella sua Nuova Cronica così raccontava di Poggiobonizio per quanto riguarda la sua edificazione "Questo Poggibonizzi fu il più bello castello e de' più forti d'Italia e posto quasi nel bilico della Toscana e era con belle mura e torri e con molte belle chiese e pievi e ricca badia e con bellissime fontane di marmo e accasato e abitato di genti com' una buona città... ", un vero peccato che le vicende storiche non l'abbiamo fatta giungere fino ad oggi per essere ammirata in tutta la sua bellezza. La città fu completamente distrutta e gli abitanti rimasti costretti a scendere nella parte bassa della collina, nel "borgo veteri" di Marturi. L' abitato, ribattezzato Poggibonsi ( volgarizzazione dell' antico nome ) in onore della nobile città distrutta.
"...e quello di ricche mura, porte e torri adornarono, e fu sì forte e bello e fornito di molti e ricchi abitanti ch' elli curavano poco i fiorentini o altri loro vicini; e per contrario de' fiorentini s' allegarono co senesi e poi diede molta briga a' suoi vicini e a' fiorentini... Il detto Poggio è de meglio assituati che sia in Italia è il bilico della provincia di Toscana ... "
e la sua distruzione: